Bella Impresa Friulana
La spesa alimentare non serve solo a soddisfare i nostri bisogni, ma può indirettamente condizionare anche la vita socio economica del territorio e la nostra salute e quella dell’ambiente.
Il consumatore moderno ne è pienamente consapevole e per questo vuole sempre più conoscere provenienza, storia e tecniche di produzione dei cibi. Ma come si sono modificate nel tempo le nostre modalità di acquisto? Prima dell’avvento della grande distribuzione, il consumatore si rivolgeva al produttore agricolo od artigiano locale o al negoziante di paese. L’acquisto era quindi legato al luogo, era basato su un rapporto di fiducia con il venditore ed era condizionato dalle stagioni. Oggi nel supermercato troviamo tutto, in ogni stagione e ci serviamo da soli. Di conseguenza il nostro acquisto dipende da due soli fattori: prodotto e prezzo. In termini generali, secondo i dati statistici dell’Osservatorio del Commercio del Ministero dello Sviluppo Economico, il Friuli Venezia Giulia è con Veneto, Lombardia ed Alto Adige tra le regioni con minor numero (pari a 10,4) di esercizi commerciali ogni 1.000 abitanti ed i suoi punti vendita hanno la maggior dimensione media in Italia (173 mq). Ne risulta che nell’alimentare l’80 % del valore delle vendite è attribuibile alla Grande Distribuzione. Con quali conseguenze alla produzione? Per la sua dimensione ed organizzazione, la Grande Distribuzione chiede ai suoi fornitori (grossisti o produttori), costanza di fornitura, in termini quantitativi, qualitativi e di servizio, quantità consistenti di prodotto, prezzi di vendita contenuti, a cui si possono aggiungere certificazioni, offerte per vendite promozionali, supporti finanziari per iniziative pubblicitarie e così via. I piccoli produttori non sono in grado singolarmente di soddisfare tali esigenze e pertanto devono necessariamente rivolgersi a rivenditori all’ingrosso, che a loro volta in regione si sono ridotti a pochi soggetti. La concentrazione della vendita all’ingrosso nelle mani di pochi ha reso contrattualmente più deboli i produttori che, per sostenere i costi di produzione ed esaudire le richieste di grossisti, e quindi indirettamente della Grande Distribuzione, spesso sono stati costretti ad introdurre tecniche più “industriali” che hanno di fatto standardizzato e talvolta abbassato il livello qualitativo delle produzioni artigianali. La concentrazione della distribuzione è stata poi accompagnata da un analogo processo di raggruppamento nell’industria alimentare. Premesso che con la globalizzazione oggi sui nostri mercati arriva merce anche da tanti altri paesi, gli effetti sull’ultimo anello della filiera alimentare e cioè sull’agricoltura sono stati devastanti. I dati Istat evidenziano infatti che in Friuli Venezia Giulia dal 1982 al 2010 è diminuito del 65,4 % il numero delle aziende agricole e quasi del 20 % gli ettari di superficie coltivata. La chiusura delle aziende ha quindi comportato anche l’abbandono ed il conseguente degrado del territorio, soprattutto nelle aree più marginali. In particolare sono diminuite le superfici coltivate a prati permanenti, pascoli e foraggere avvicendate, a causa della forte riduzione del numero di allevamenti bovini da latte, ad ortive e a vite. Come rimediare a tutto questo? Sicuramente i piccoli produttori devono puntare sulla qualità e su un giusto rapporto qualità/prezzo dei loro prodotti. Dall’altra parte ci deve essere però un consumatore disposto a riconoscerla ed a sostenerla anche con un obiettivo etico. Perché ciò avvenga ci deve essere un riavvicinamento e quindi una comunicazione tra le parti. L’uno si deve riconoscere e riflettere nell’altro. Solo così l’acquisto sarà meno impersonale ed anche il cibo acquisirà il suo giusto valore. Giuliana Masutti
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Archivi
Gennaio 2016
Categorie |
B.I.F. - Bella Impresa Friulana Contratto numero repertorio notarile 2772 raccolta n.2019 registrato all'Agenzia delle Entrate di Maniago il 6/08/2014 al n. 1550 serie 1 T e depositato presso la Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Pordenone - Codice fiscale 91088730931 - informativa sulla privacy - informativa cookie
© COPYRIGHT 2015. ALL RIGHTS RESERVED.